Il mese scorso abbiamo presentato i cantieri di riqualificazione integrata di numerosi condomini a Verdellino ed Osio Sotto in Zingonia a più di settanta persone tra parlamentari nazionali e regionali, rappresentanti delle istituzioni locali, del comando dei carabinieri, degli ordini professionali e delle associazioni di categoria, oltre ai professionisti ed ai dirigenti di Ceta, Cogefin, Tenaris Dalmine, Robur e Bper.
L’abbiamo fatto perché i cantieri di Zingonia operano una riqualificazione profonda e multisettoriale di un quartiere costruito da più di 50 anni che si trovava in degrado strutturale e igienico sanitario. Per noi si tratta di un prototipo di una possibile azione su edifici abitati: adeguamento sismico (anziché miglioramento) dalla classe G alla classe A, grazie ad un esoscheletro in tubi Dalmine; efficientamento delle prestazioni energetiche dalla classe G alla classe A3 (anziché le due classi richieste); sviluppo di un progetto sociale di gestione futura.
I lavori, condotti dall’esterno, senza quindi l’abbandono neanche parziale da parte degli abitanti, hanno richiesto una forte ingegnerizzazione del processo e un presidio accurato alla sicurezza, oltre a impegno e cura nel rapporto con i residenti. Il nostro obiettivo è ottenere un significativo impatto sociale, ben oltre la riqualificazione edilizia, verificando come il nuovo ciclo della rigenerazione ci chiami tutti ad approcci nuovi, che devono risultare il più possibile integrati, profondi ed inclusivi, per poter essere duraturi.